mercoledì 17 agosto 2022

Australia: perdersi down under - Giorno 6, Broome 2

Sarà una registrazione ma sentire il suono di un cucciolo di megattera nell'oceano mentre è a pochi metri di fronte a te, ti devasta.
È un canto ancestrale, qualcosa di talmente profondo che non vuoi sentire altro.
Oggi è stato dedicato solo a questo giro di 5 ore in barca alla ricerca di megattere. 
Non è la prima volta che lo faccio ma le balene insieme agli elefanti sono gli animali per cui provo un'attrazione e un rispetto che sfiora la reverenza. 
Chi viene qui in Australia normalmente non considera il mare come parte del tour (io per primo) ma forse è il dato di partenza per capire la sua unicità. Completamente circondata come una gigantesca isola, quasi tutte le migrazioni sono state filtrate dalla complessità di quest'oceano.
Le balene che qui vengono dell'Antartide rappresentano quel movimento intimo degli animali che nulla hanno di differente dalle migrazioni umane e dei loro complessi e articolati rapporti con la Terra, tema alla base di questo viaggio.
Ancestrale e attuale, tutto senza soluzione di continuità.

Menzione a parte per le persone incontrate qui che mi hanno ospitato, per la notte e per una cena.
La gente di Broome viene da ogni parte e ha sempre qualcosa da raccontare. Gentile,  interessante ma soprattutto ospitale. Tutto nella massima naturalezza, come se la porta sempre aperta fosse una cosa scontata. Su questo ho pensato alla tante remore (le mie) sul concetto della vera ospitalità. Da tenerne conto.
Peccato solo non aver colto tutto delle chiacchierata fatte a causa della lingua. Il mio inglese ancora soffre della velocità e dello slang degli australiani.
Anche qui, altre punti di riflessione.
Grazie comunque di tutto, veramente. 
Domani si riparte e si entra nell'entroterra.
Anzi, outback.

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