martedì 28 settembre 2010

Shopping compulsivo

Ognuno ha le sue manie/malattie.

In preda ai soliti trip pesanti che ormai ronzano periodicamente nella mia testa, la giornata ha preso una svolta inaspettata.

Finalmente è di nuovo disponibile in fumetteria il volume "il mistero di Dio" di Grant Morrison, dopo che mi ero perso la prima edizione molti anni fa e la seconda qualche mese fa.
Ovviamente mi sono dannato all'ennesima potenza.

Oggi scopro che hanno ristampato la seconda edizione.
Non ci ho visto più.
Quindi di corsa appena uscito dal lavoro a Prati per farlo mio.

Arrivo dopo un po' di traffico e comincio a spulciare le bacheche.
La casa del fumetto non è esattamente piccola.
Chi c'è stato lo sa.

Nella solita zona ovviamente non c'è ma sul computer, collegato al magazzino, risulta disponibile.
In preda al panico comincio a spulciare e buttare il resto dove capita.

Poi lo trovo.

Ovviamente l'ultimo (il solo?) rimasto.
Mi guardo intorno per scorgere un possibile rivale, quasi in cerca per sfogarmi in una lotta all'ultima pagina.

Nessuno.

Non sto bene, lo so.
Lo dico sempre.

Preso dal raptus ho comprato anche altra roba che, pensate un po', era nella lista da tempo.
Non sia mai finisca prima...
Col dubbio, perenne, che qualcosa lo abbia già comprato, rischiando una spesa inutile.
Tanto con questa memoria di merda che mi ritrovo...

Vabbè sono soddisfatto della cosa in se ma mi rendo conto della compulsività.
C'è chi mangia dolci, chi mangia le unghie.

Per me basta comprare delle storie.
Bulimico.

Ora sapete cosa mi rende soddisfatto, pertanto aspetto tanti regali.
Che non sia la prenotazione ad una clinica psichiatrica...

rain

venerdì 24 settembre 2010

Basta un attimo!

E tutto può cambiare.
Vedere una scintilla e una piccola esplosione ha il suo bell'effetto.
Il punto è quell'attimo.
Istantaneo.
Poi tutto si fa buio e le cose cadono.
Sarà il periodo ma basta questo per scioccarmi.
Preoccuparmi.
Sarà la scintilla che chiedevo nel post precedente?

Un segno?

Affascinante ed inquietante.

Chissà, potrei tornare ad aver qualcosa da dire!

martedì 21 settembre 2010

In silenzio, a ruota libera!

Pensieri sparsi, colti al volo

Guardarsi intorno.
E' da un po' che ci sto pensando.
Quanto lo facciamo?
Intendo veramente.
Notare i particolari.
Rapportarsi con lo spazio che ci circonda e raccogliere le sensazioni.
Spesso di fretta, tra i mille impegni, non ci si rende conto.
Poi, quando in qualche modo ci si è costretti, si realizza.
Si definisco i confini, dove posso arrivare e dove mi è "proibito".
Sono spazi mentali.
Li si riempie o li si lascia vuoti.
Ci si adatta o vengono piegati, modificandoli e forzandoli.
Si possono anche abbandonare e cercarne altri.
E' arrivato il momento di farlo.

Giorni no.
Oggi non è successo nulla di rilevante ma è un giorno no.
Basta leggere qualcosa di previsto che in qualche modo può farti sprofondare nell'incertezza.
Anche se nei giorni scorsi sono arrivato a mettere dei punti, oggi sono sfinito, sfibrato.
Non ho neanche voglia di parlare.
Scrivere è più facile, perchè anche se pubblicamente, nel momento in cui lo si fa, si è da soli.
In questo periodo ascolto.
Gli altri raccontano ed io ascolto.
Mi riesce difficile fare altro.
Per mia indole non nego a nessuno consigli o riflessioni relative a quanto mi si racconta.
Però...
Penso che anche in quei casi meglio stare zitti.

Forse sono in attesa della domanda giusta, quella che nel momento in cui mi verrà posta potrebbe far scattare la scintilla.
Peccato che non ce l'ho.
O per fortuna, perchè nel silenzio, mi ricarico.
Preparando qualcosa da dire.
Oppure, semplicemente, continuando ad ascoltare, aspettando quella scintilla.

Ed iniziare a bruciare...

lunedì 20 settembre 2010

In Grecia...

...ho trovato l'origine.
Del mondo, di molta della nostra storia.
Di me stesso.
Ogni volta che ci ripenso e rileggo i passi del mito, legati ai luoghi visitati, mi viene nostalgia.
Per quelle storie eterne ed intense.
Tutto è spiegato lì, in pochi semplici passaggi.

Quella terra è strana.
Il tempo si ferma, tu ti fermi ma la tua mente è in continuo movimento.
Rivivi il passato e fai i collegamenti.
La terra è aspra, in una maniera diversa da un'altra terra dell'anima come l'Irlanda.

E' bello portarsele dentro.
Perchè ogni tanto ritornano, cariche di nuovi significati.
Ti travolgono, ti inquietano, ti sbattono davanti quello che sei, che senti.
E dopo...

Dopo fanno male ma è un male necessario, ti fa sentire vivo.
Ti fa sentire te stesso.

E poi si parte alla ricerca di nuove terre, nel nostro profondo!

venerdì 17 settembre 2010

Nulla di dire, tanto da fare

Ora è tutto più chiaro.
Poi dopo il corso sui progetti è venuta pure qualche idea.
Certo, la sfida sta ad incastrarle nel quotidiano.

Ieri sera, serata strana.
Molti spunti di riflessione.
Ed ho conosciuto meglio i miei amici.
Sarà banale ma ultimamente ogni giorno è buono per imparare...e capire.
Poi viene il tempo dell'azione.

Incastri, passioni, progetti.

Beh, mi piace.
Vorrà dire qualcosa, no?

rain

martedì 14 settembre 2010

Punto di svolta?

Cambiamenti in corso.
Epocali o minimi.

Almeno nella testa e nel cuore.

Ora tocca trasformarli in atti o azioni.
Sempre immersi nel vortice nebbioso.
Oggi come giorni fa e sicuramente qualche giorno da questo.

Post fumoso, lo so.
Ma oggi ho detto cose, fatto pensieri riferiti a più di una cosa, più di una persona, più di una sensazione.

Trainare il carro o lasciarlo andare.
Prendersi tempo o dare tempo.
Impegnarsi o impantanarsi nell'attesa.

Fatica.
Stanchezza.

Decisioni.

Lì immerso nella nebbia qualche luce incomincia ad intravedersi.
E queste emergono, non importa se naturalmente o guidate
Sono state prese.
Quelle che si hanno nel cuore.

Sono affari vostri.
Sono affari miei.

rain

lunedì 13 settembre 2010

[Recensione] Mani Nude

...ed anche stasera Paola Barbato ci stupisce.
Così come per Bilico, questo libro non passa inosservato.
In più ti violenta.
Ambientazione: combattimenti tra uomini che lottano per rimanere vivi, con poste in palio sempre più crudeli.
Personaggi: il protagonista perde la sua identità di adolescente per trasformarsi in un assassino, col suo codice morale completamente cambiato.

Intenso il rapporto padre-figlio che si instaura tra Batiza e il suo allenatore in un contesto dove i sentimenti sono la debolezza che rischia sempre di farti perdere.

Cosa muove il tutto? la volontà di voler primaggiare, dove la vittoria è quello che conta, a tutti i costi.
E il dramma è quando si perdono gli stimoli per vincere e si cerca di rimediare.
Certi passaggi sono difficili da digerire ma il libro ti prende.
Ti far star male perchè ti costringe a tifare per qualcuno, comportando la morte per qualcun altro.
Vivere fuori dal mondo che tutti conosciamo per immergersi nelle proprie perversioni.
Non è facile farlo perchè quelle descritte sono emozione che tutti provano ma non ammettono mai di avere.
Un colpo secco, allo stomaco.
Da dieci punti, o giù di lì.

rain

lunedì 6 settembre 2010

Faccio l'artista...ergo sono responsabile?

Visto che mi è stato fatto notare, su mia richiesta, che i post sono troppo personali, mi premeva parlare di cose che stanno avvenendo in questi giorni.

Il tutto parte da questo articolo

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/09/03/news/mancuso_mondadori-6722512/?ref=HREC2-8

da qui sono partite discussioni con l'intervento di molti personaggi (persone???) famose.

Il punto che mi preme sottolinera è la responsabilità che ha l'artista nel vedere la propria opera.
PErchè alla fine si tratta di questo: VENDERE.
Altrimenti terrebbe tutto per se o lo donerebbe all'umanità (sempre se ne fosse interessata o semplicemente a conoscenza).
Io, aspirante scrittore, cosa dovrei fare di fronte alla possibilità di vedermi pubblicata la mia opera prima, magari pompata per catturare un pubblico sempre più distratto e invaso da migliaia di pubblicazioni.

Ho sempre l'allergia a girare dentro una libreria Mondadori, perchè la sensazione di potere che avverto è fortissima.
Potrei avvertirla anche in altre librerie ma qui è tremendamente più intensa.
Sarà perchè posso essere ossessionati da Lui?
In parte, ma relegare tutto ad un'ossessione sarebbe riduttivo, molto riduttivo.
Quel potere a me spaventa e mi spaventa pensare che possa controllare, volendo, quel mondo, i libri, parte fondamentale di me.
e come sentirsi soggiogati.
La soluzione è boicottarlo?
e' solo temporanea, perchè è il potere il punto essenziale.
Il potere di decidere cosa, come e quando un'opera vada fruita dal pubblico.
Non vale dire che poi non fa nulla...può e basta.

E cresce il timore che possa ridurre l'editoria come la maggior parte della televisione che oggi passa il convento.

sabato 4 settembre 2010

Stallo

Qualche post fa si parlava di bilanci, obiettivi raggiunti ed altri agognati.
Lo slancio era positivo e le prospettive confortanti.
Inutile che ogni tanto tornano le fasi di stallo, non necessariamente legate allo stesso argomento del processo evolutivo descritto sopra.
Parlo di quella sensazione di stare fermi rispetto a qualcosa che puntualmente torna nella propria vita.
Possono essere ricorrenze, rapporti interpersonali, oggetti e rituali.
So che è un discorso troppo generale e probabilmente non arriverò chiaramente al punto.
Il problema è che quella sensazione genera proprio questa confusione.
La domanda che sorge automatica è:
cosa fare?
Per esempio può capitare che un rapporto arrivi ad un punto morto e, logica vorrebbe, si decide più o meno consapevolmente, di troncarlo o lasciarlo andare.
Oppure che è ora di buttare un oggetto col quale si è in qualche modo legati.
Beh, la sensazione odierna è quellla della fase precedente, quella nella quale non si è ancora deciso cosa fare.
Ed è strana perchè fondamentalmente è un problema di comprensione.
Quando non capisco, rimango in stallo.
Mi dico di prendere una decisione oppure di vivere senza farsi troppe domande.
Ma non ci credo, come al solito.
Si è fatti in un certo modo e non starei qui a parlarne per cercare di sciogliere il nodo.
Perchè si tratta di un nodo e non ho intenzione di farlo diventare un nodo gordiano.
Col taglio netto conseguente.
Vedremo...