domenica 1 novembre 2015

Metti un giorno a Lucca

Ogni volta andare a Lucca è come fosse la prima.
La capacità di questa città di accogliere questo casino è straordinaria.
C'è allegria, pazzia, caos e divertimento.
Soprattutto è bello vedere mischiarsi la persone di ogni età, un unico calderone di colori ed interessi diversi.
Tutto con alla base il fumetto.
Questa cosa ti tocca da vicino.
Se c'è una cosa che ha acceso la tua storia, dandoti la possibilità di allargare la tua fantasia e quindi il tuo mondo interiore, beh quella è stata la narrativa sequenziale. Di tutti i paesi del mondo.
Star seduto vicino al capo della Sergio Bonelli Editore, stringere la mano ad una delle autrici che segui da anni, vedere dal vivo sceneggiatori e disegnatori che conosci da sempre e con cui reputi di aver un rapporto quasi amicale per non avendoci mai parlato, sono tutte cose che qui diventano normali, spontanee e vere.
Ricordi quindi tutti quei pomeriggi passati a leggere e a discutere con gli amici su quella storia, quel personaggio o autore. A volte anche chiamandoli per telefono a casa loro da una cabina o un telefono pubblico di un bar per tentare di saperne di più (rivedendo Chiaverotti ti sei quasi vergognato di quella volta mavti sei ricordato di quanto sia logorroico).
È un mondo che senti tuo da sempre, famigliare, semplice e decisamente poco snob. E senti di volerne far parte, anche in maniera attiva.
Entrare nella grande famiglia.
Chissà poi cosa potrà succedere ma queste sono le manifestazioni di comunanza a cui senti di voler partecipare.

Tante storie devono essere ancora raccontate.
Per fortuna.
Allora comincio.
C'era una volta...