giovedì 11 agosto 2022

Australia: Perdersi down under - giorno 0, Viaggio

1988. Un ragazzino in 5a elementare portavauna tesina di geografia su un paese lontano, l'Australia, insieme al suo ex compagno di banco.
Entrambi ne avevano sentito parlare parecchio. Lui perché aveva lì parenti lontani, visti praticamente mai.
In tv intanto andavano in onda i famigerati cartoni giapponesi tra cui "Flo, la piccola Robinson", " Lucy May" e " Georgie".
Città come Sidney, Melbourne e Adelaide divennero quasi familiari. I suoi parenti però erano da tutt'altra parte. A Perth. Per cui, le idee si facevano più confuse.
Credeva che laggiù tutto fosse bellissimo.
Un sole diverso. Una natura strana e suggestiva. Un territorio immenso.
Arrivava, chissà perché, a credere che lì la gente non morisse. Forse immaginava in un posto cosi affascinante non permettesse all'uomo di abbandonarlo.
Mai.
Il desiderio di andarci cresceva e non aiutava scoprire che alcuni cugini erano riusciti ad andarci, anche più volte. Forti di legami parentali più vicini e magari qualche possibilità economica in più.
La vita passava cercando di investire verso un futuro che permettesse di andarci, un giorno.
Poi quei legami apparentemente lontani subiscono un cambio inaspettato. 
La scoperta che essere cugini può essere qualcosa di molto più esteso che condividere matrimoni, feste o zii/zie molto particolari.
I legami si estendono abbracciano tutto il globo.
Passioni e sogni comuni vengono fuori che radicano il tutto in un legame che va oltre il quotidiano. Tutto però torna quasi alla normalità non appena ci si allontana fisicamente. 
La vita è fatta di incroci, di casualità, di promesse e di scelte.
Ci si rivede separatamente ma quel bambino cresce e diventa uomo.
Riesce a guadagnare per poter viaggiare. E i sogni si avverano.
Uno però si era sopito. "]Sai, le priorità cambiano nella vita"...si dice
Poi, di nuovo, quella vita ti sorprende.
Complice un lungo periodo di fermo forzato, quel desiderio ritorna e l'opportunità decide di coglierla senza troppo pensarci.
E parte.
Adesso, prima che inizi, si tratta solo di aspettative, paure e idee confuse.
Ritornano però quelle idee di bambino, ancora forti, fondamentalmente mai cancellate in quegli angoli remoti della memoria.
Quel momento sta per arrivare e non sa cosa provare, in quel lungo processo fisico e mentale che solo un viaggio lungo (per distanza e tempo) può creare.
Una zona di sospensione, quasi un viaggio iniziatico.

Io non so cosa significherà tutto questo ma se smuove tutto questo un significato ce lo avrà.
Sicuramente importante.
Allora...si parte.

6 commenti:

  1. Sono felice che quel bambino ora uomo faccia questo lunghissimo viaggio e che qualcosa di magicamente bello possa succedere dentro di lui e nella sua vita.👍❤🍀🍀🍀🍀🍀🍀🍀🍀

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  2. Che sia un viaggio straordinario!!!!

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  3. È sempre bello e utile di fare un viaggio scoprire il mondo intorno anche se stesso davanti situazioni, persone e posti.

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