domenica 28 agosto 2022

Australia: perdersi down under - Giorno 16, Monte Olga, Kata Tjuta

Una delle "pecche" di Uluru (ma va detto che è il suo fascino, dopotutto) è che non è possibile penetrarvi se non per qualche gorge. 
La visita alla montagna vicina, a forma di diverse teste, mi ha permesso di fare una cosa che sognavo di fare da tanto tempo: perdermi nell'outback, da solo con i miei tempi.
Inutile dire che l'esperienza ne è valsa la pena.
Ovviamente ho seguito un sentiero tracciato in sicurezza.
Il punto è che arriva un momento in cui vuoi stare da soli e riordinare i pensieri.
La cosa era necessaria per le tante esperienze accumulate e le tante questioni problematiche portate con me con cui ognuno di noi ha a che fare nella vita.
Questa passeggiata, come altre in posti meno estremi e lontane, è stata rigenerante, grazie anche al paesaggio che non mancherò mai di ricordare come pieno di cose nel suo esteso e apparente nulla.
Non ho risolto tutto ma il punto è che il cervello ha avuto modo di risistemarsi.
Tante cose sono successe qui, tutte piene di energia, a volte primigenia, altre volte umana.
Essere nel centro geografico del nulla e vedere la sera con estrema chiarezza la Via Lattea ti fa semplicemente sentire pieno di potenzialità ed energia.
Tutto questo passa inevitabilmente ma quello che credo non passi mai è quell'assetto mentale, quelle sensazioni che sono uscite.
Come condiviso stasera con Linda, dalla Terra all'universo in un solo giorno.
Emozionante.

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