lunedì 7 maggio 2012

[RECE] The Avengers

Chiariamo subito. Adoro Joss Whedon, soprattutto i suoi dialoghi. Buffy, il telefilm, per quanto non avesse trame particolarmente originali (anche se in anticipo con la moda dei vampiri), brillava per questi (oltrechè omaggiare in ogni dove le saghe mutanti). Lui, cresciuto a pane ed X-Men, non poteva essere da meno. Ed è questo il punto. Questo film si lascia vedere proprio perchè i personaggi brillano nonostante la loro storia e i loro miti mi sono risultati sempre troppo granitici. Non è un caso che io ami i mutanti che, in quanto tali, evolvono e danno la possibilità ai personaggi di essere tridimensionalmente più umani. Fosse stato scritto da altri, questo film probabilmente non l'avrei visto. Non adoro Cap America, nè Iron Man, nè Thor...quest'Hulk non è quello con cui sono cresciuto ma ancora quello che SPACCA e basta. Eppure funzionano. Detto questo, il film c'è e nonostante certe illogicità piace. Perchè i personaggi parlano e si esprimono. Non è profondo o tragico ma non serve ed anzi non è richiesto perchè questi sono gli eroi ufficiali, di pubblico dominio ed accettati dalla società. Il cast è azzeccato. Forse la Johanson come Vedova Nera non è proprio la migliore ma mi hanno colpito gli altri. La trama è un po' convulsa ma è tirata dalla trame di Loki, il dio dell'inganno, quindi va bene così! Per finire una richiesta: Caro Joss, mi hai regalato una delle più belle saghe su carta degli X-Men (un superbo Ciclope, ed ho detto tutto visto quanto possa essere antipatico e monodimensionale). Ora caccia le palle e prova a fare lo stesso con un film coi mutanti!Sei uno dei pochi che può farlo!Sbrigati!

martedì 1 maggio 2012

Dall'altra parte dell'oceano...parte settima ed ultima

Sì,è vero, è saltato qualche giorno ma che ci volete, la vita di New York è frenetica e non ho avuto modo di raccogliere le idee e scriverle. Sul tornare a casa ci sarebbeto tante cose da dire ma lasciamo al tempo questo compito. Il giro a Mahnattan è stato veramente molto interessante. Tenendo conto che c'erano pochi giorni a disposizione, ho seguito l'istinto e visto quello che mi ispirava. E' vero. Questa città è frenetica, fatta più di taxi che auto normale, dicendola lunga su quanto il movimento ne sia la più profonda attitudine. Tutto è in una sorta di equilibrio fuori dalle leggi della fisica, dove palazzi dai stili più diversi e genti dalla più disparate perti del mondo vivono insieme. due ore all'Empire seguendo il tramonto e l'accensione delle luce hanno rappresentato questa presa di conoscienza, della complessità e moltitudine in un'unica realtà. I molti nell'uno. Fermarsi nel vagamente pericoloso Harlem per prelevare i soldi dall'ATM, andare a Brooklyn per avere un ulteriore punto di vista, girare a caso per Central Park, rendersi conto che Park Avenue è veramente costosa...tutte cose accadute nella stessa giornata, spontanee e accatastate. Per dirla tutta, anche essere un gruppo di persone con esigenze diverse permetteva comunque di poter fare quel che si vuole, separandosi e reincontrandosi, raccontandosi cosa si era visto. Puoi voler far shopping o vedere tante cose diverse, o andarsene a zonzo senza metà ma predisposto a cogliere tutte le piccole sfumature. Questa città va sicuramente rivista ma rischiando la possibile delusione della seconda volta va tenuto a mente questa sensazione. Ps. Sì, ho trovato una specie di paio di guantoni giganti...non sono proprio quello che volevo ma per il momento ce l'ho fatta.