lunedì 16 luglio 2012

[Diario di Viaggio] Paris, Paris

Dovuta premessa: amo viaggiare e difficilmente un posto mi può fare letteralmente schifo. La mia idea è che ogni posto, per quanto degradato, nasconde un suo fascino. L'unico inconveniente è che può capire che non si è predisposti a vederlo e spesso si liquida il tutto adducendo argomentazioni superficiali. Ora, cosa c'entra questo con Parigi? Lo dico subito. Adoro questa città. Ci sono stato svariate volte, in situazioni sempre diverse che mi hanno suscitato sensazioni altrettanto diverse. Più volte ci vado, più carpisco cose che vanno al di là della semplice e veloce visita del turista. Stavolta per un matrimonio che mi ha permesso di vedere dinamiche sociali più interessanti. Quello su cui mi volevo soffermare sono le sfumature, quei dettagli che rendono i quadri meno perfetti quindi più complessi e umani. Parigi si mostra splendida. Ostenta questa attitudine e si ha tempo di rimanerci si capisce che spesso è apparenza. Noi italiani amiamo poco i francesi ma di questi invidiamo il modo in cui riescono a valorizzare il loro patrimonio. Tutto è perfettamente bello da vedere e tutto funziona apparentemente bene. Però questa perfezione si paga. La società è divisa e ci si mischia meno di quanto non si faccia a Roma. Questo accade anche in altri paesi come il Regno Unito o, soprattutto, negli USA. Soltanto che qui c'è una sostanziale differenza. Ha una cultura neolatina. E' vero quando si dice che i francesi sono italiani, soltanto più snob e imbronciati. Ho avuto modo di vedere le differenze tra Belleville e il Marais. Tra la città e la sua banlieue e quanto queste differiscono con le persone di Versailles. Ovviamente il mio punto di vista è limitato, come quello di tutti, solo da quello che ho visto e quello che mi hanno raccontato. La mia non è la verità assoluta. Però...qui sta la chiave del mio scrivere. Adoro viaggiare perchè colgo queste sfumature, queste pennellata nel quadro che di solito ci viene dipinto di ciò che ci circonda. Questo per me è fondamentale e apprezzo Parigi che mi da occasione ogni volta di vedere qualcosa di nuovo, interessante, non necessariamente bello e moralmente condivisibile ma tant'è. Eppoi è una città nella quale può camminare per ore ed è una cosa che mi rende felice. Ogni angolo racconta una storia. Per questo, ma anche per altro, adoro la mia città, Roma, bella e pronta a raccontare sempre una storia ad ogni passo. Purtroppo ultimamente ne racconta spesso di brutte. Alla prossima esplorazione. Ps. Sì, ci sarebbe molto altro da dire...di persona è più interessante!^___^