martedì 23 agosto 2022

Australia: perdersi down under - Giorni 10-11-12, Lago Argyle

Come nella saga di frontiera america, in Australia c'è stato qualcosa di simile.
Prendete per esempio i Durack, venuti dall'Irlanda nel New South Wales, che decisero di investire nell'outback nord occidentale spostando tutta la famiglia e il bestiame e creare una saga famiglua famigliare degna di quanto visto nella serie tv 1883.
È strano e affascinante come in quest'ultimo periodo io abbia questa fascinazione per le storie estreme. Uomini e donne che decidono che la loro vita deve essere in un luogo nuovo, sicuramente ostile, forse pieno di opportunità ma anche di tremendi pericoli.
L'impressione che ho avuto in questi 3 giorni di isolamento forzato (wifi rotto e solo una linea telefonica funzionante ma adatta per la mia scheda) è che qui, nel Kimberley (come in molte altre parti d'Australia) tutto è tremendamente isolato, con km da percorrere per trovare 4 case in croce e sperare in un ristoro. Per carità, campeggio attrezzato e tutte le comodità ma non appena si esce tutto è nulla...ma pieno sempre di sorprese e soprattutto di cose da trovare.
Rispetto a luoghi simili negli Usa, qui la mia impressione è che ci siano ancora tante cose da scoprire e il tutto sia lasciato ancora al caso.
Gli australiani però mi sembrano sempre così positivi, cordiali e simpatici. È come se, essendo la vita di tutti i giorni molto complicata, questa situazione li rendesse capaci di relazionarsi facilmente con tutti, soprattutto se sanno che vieni da lontano, da un posto che per molte versi è il suo esatto opposto.
Sono rimasti un po' inglesi ma non si sono svenduti come gli americani.
Sanno di essere lontani da tutto e questo li inorgoglisce verso una loro narrazione tutta particolare, fatta di sole, difficoltà ma anche di spazio e necessità di movimento verso una vita più semplice e interessante.
Li amo.

Cose viste/fatte in questi giorni.
Dingo solitario che passa per strada.
Bagni in una sorgente nel nulla.
Gita sul megalago artificiale Argyle con annesso bagno in cui dimorano tipo 30000 cocvodrilli d"acqua dolce.
Visita al museo della famiglia Durack.
Passato il confine tra Western Australia e Northern Territory.
Chiacchiere ripetute con tanta gente diversa e simpatica.
Finalmente visti i Wullabies delle rocce ma di canguri non se ne parla.
Visti ovviamente tanti coccodrilli.

Nessun commento:

Posta un commento

Sei caldamente invitato a lasciare commenti. Certo potrei ignorarti comunque!