sabato 29 agosto 2015

Passaggi nell'Indocina - parte decima - Sabadii

Nella grande fiera che è il mondo ogni parte ha le sue contraddizioni.
Inutile trovare coerenza.
Quello che rimane è un percorso in una direzione vaga ma comunque percepibile.
Questo viaggio nel Laos e nella Cambogia ne ha avuto diverse.
Ovviamente l'hai amato manon sapresti dire perché.
Prima volta in oriente e puoi dire tranquillamente che è stata un esperienza sincretica.
Qui tutto è un miscuglio di tante cose.
La religione ne è l'esempio.
Buddista e anche animista con retaggi induisti.
Ogni momento è stato diverso dal precedente, senza soluzione di continuità.
Hai adorato:
I monti a picchi con le risaie,
I fiumi in piena,
Le feste improvvisate locali a cui hai partecipato inbucandoti,
La cena in una famiglia Lao,
Il giro in elefante,
I trasferimenti in barca e van con le situazioni più assurde tipo pioggia e discese nel fango,
La gente locale semplice ma contente,
La discesa in kayak sul fiume,
Il tempo variabile,
I tramonti sui fiumi,
I misteri archeologici,
La percezione delle tragedie storiche e le loro conseguenze (mine antiuomo e khmer rossi),
La civiltà khmer e la città di Angkor,
Gli incontri con altri italiani,
Le chiacchiere coi monaci,
Le guide e gli autisti trash a vari gradi,
I compagni di viaggio tutti sulla stessa lunghezza d'onda e con il giusto spirito di adattamento,
L'acqua e la terra che si fondono,
Ce ne sono tante altre.
Molte difficili da raccontare ma sai di averle dentro.
Poi sei contento di te, di come sei stato, cosa hai vissuto e cosa hai provato.
Esattamente quei viaggi da cui non sai cosa aspettarti e ti riempiono di tante cose, liberandoti la mente.
Ogni viaggio, tante emozioni

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