sabato 22 agosto 2015

Passaggi nell'Indocina -parte quarta - la discesa sul Mekong di Annibale

Tanti momenti importanti lungo le giornate in Laos.
Diversi per tipologia e per intensità emotiva.
Possono essere chiacchiere scambiate coi bonzi che studiano per fare i monaci in uno dei tanti templ della piacevole Luang Prabang.
Oppure la questua mattutina degli stessi delle 6 in rigoroso silenzio.
Oppure il folle mercatino dove la contrattazione non ti da tante soddisfazioni.
O anche le visite nei vari Vat doratissimi a volte silenziosi e a volte ritmati da musica ipnotizzante, interrogandoti sul rapporto delle persone con la religione buddista e l'animismo.
Alla fine, però, il punto è sei salito su un elefante.
Lo hai accarezzato.
Lo hai guidato.
Stavi quasi per fartici insieme il bagno.
Con la proboscide che ti avrebbe fatto la doccia.
Immagina quando hai quei sogni di te bambino.
Cose semplici e allo stesso tempo assurde.
Tu ieri l'hai fatto.
Difficile descrivere un cosa del genere.
Le sovrastrutture successive che ci costruisci nella crescita si sgretolano in pochi istanti.
Basta un semplice tocco, una mattina d'agosto nelle terre Laotiane.
I castelli crollano prima o poi perché i sogni rimangono in agguato.

Nessun commento:

Posta un commento

Sei caldamente invitato a lasciare commenti. Certo potrei ignorarti comunque!