venerdì 21 agosto 2015

Passaggi nell'Indocina -parte terza - Eppure

Alla deriva.
Bagnato dalla pioggia che penetra nelle tendine della barchetta.
Il fiume, un'affluente del Mekong in piena, torbido ma dal corso tranquillo.
Il pescatore che lascia il posto di guida per vedere se il motore funziona bene viste le miglia da fare.
La cipolla della colazione che ti si ripropone.
Senza via d'uscita.
Eppure...
Scalo arrangiato pochi metri prima della diga.
Scendi col tuo bagaglio sbagliato. Te lo carichi per la salita, non prima di esserti tolto le scarpe per scendere dalla barchetta in acqua.
Cammini per metri, affondando i piedi nel fango, perdendo le ciabatte ogni passo con quei 20 kg addosso che sono tutto ció che hai e sei per 15 giorni.
Arrivato in cima ti lavi le gambe in un rivolo d'acqua per non sporcare tutto.
Eppure...
La frizione cede e stai dal meccanico per un'ora. Arrivi nel villaggio del liquore nazionale con un'afa allucinante. Più tardi quei 200 e passa gradini alla laotiana in cima ad una parete rocciosa.
Eppure...

Vedi il grande Mekong, gli elefanti, un luogo sacro ai buddisti, la gente nei villaggi,  la compagnia dalle grosse risate, le penniche nel van, il parlare con la persone e tanto altro.

Eppure...beh, ne vale la pena,  in un flusso costante di situazioni impreviste che segnano il tempo con una velocità diversa.
Ne sembra passato tanto, eppure...è la tua vacanza.
Ad orari assurdi

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