sabato 9 aprile 2016

Sotto i ciliegi in fiore - Giorno 3 - State of mind part 2

Qualche tempo fa parlavo di come ci fossero posti nel mondo che fanno parte del tuo immaginario per non avendoli mai visitati fino a quel momento.
New York era l'oggetto di quel post. Per quanto mi riguarda aggiungerei nello stesso posto in classica la città di Tokyo, andando a scavare ben più radicata di tutte le altre
Chi ha visto i cartoni animati negli anni ottanta sa a cosa mi riferisco.
I rumore del treno in arrivo nelle stazioni sopraelevate, i parchi verdissimi pieni di ciliegi in fiore che un alito di vento trasforma in una tempesta di petali, le ragazze in tenuta scolastica o all'ultima moda tanto da essere bellissime, i buffi cartelli pubblicitari lungo le strade, i rituali di buddismo zen carichi di silenzio.
Insomma tutte cose che conosci dentro di te e che cerchi incosciamente dietro ogni angolo.
Ecco, posdo dire tranquillamente che Tokyo la sto riscoprendo. Lentamente e all'improvviso, contemporaneamente. Giro l'angolo e parte una sinapsi neuronali che apre vecchi mondi mai veramente dimenticati.
Fermatevi a riflettere.
Non avreste voglia di fermarvi, la sera dopo il tramonto, al chioschetto sotto la ferrovia, con fuori appese le tendine coi Kanji, per mangiare un caldo ramen insieme ad un goccio di sakè?
Io sì, per seguire le ormai di tanti nostri eroi. Che siano Godai, Kyosuke, Sugar, l'uomo tigre, poco importa.
Magari in attesa di Koycho o Madoka.
Ecco, forse laggiù.
Chissà se...

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