domenica 1 settembre 2013

On the road again - Giorno 9 - Las Vegas

L'afa assurda che si respira nella Death Valley può riuscire a non farti dormire e a farti alzare prestissimo se vuoi visitare qualcosa decentemente. Il segno di sottrazione, riduzione all'essenziale lo si prova costantemente durante le infinite miglia che ti separano dal mondo. Il paesaggio parla al tuo cervello usando il linguaggio del silenzio. A -85 metri sotto il livello del mare hai piena la percezione dei tuoi limiti. Mentre cerchi di elaborare bevendo acqua per la disidratazione arrivi a Las Vegas.dal nulla spunta e subito esagerata ti investe.pensi all'eccesso e quanto costa mantenerlo. Un enorme giocattolo. Finto e trash. Soltanto che, riflettendo su tanti atteggiamenti degli americani nell'affrontare la vita, capisci quanto sia legata a questa società. È una macchina ben oleata retta da una società che forse qui sa essere meno bigotta di quanto non debba ammettere.
Guardando la gente alle slot e giocandoci tu stesso, riesci ad intuire cosa c'è dietro: la speranza.
Per un futuro migliore. Esente da particolari costrutti intellettivi, desideri sperare nella svolta. Che sia denatosa o di altro tipo, qui speri.inutile stare a dire che non conta solo il denaro nella vita. Conta crederci.anche solo un centesimo e giù un altro giro.
Poi ne parlerò in un post più corposo perché il discorso è molto corposo.
Oggi poca roba trash. La stanchezza ti rende meno operativo anche per fare il buffone.

Ps. ovviamente ho perso sia alle slot che alla roulotte.  Sigh

Nessun commento:

Posta un commento

Sei caldamente invitato a lasciare commenti. Certo potrei ignorarti comunque!