lunedì 2 settembre 2013

On the road again - Giorno 10 - Zion park

Lasciata Las Vegas con un misto di sensazioni contraddittorie, si ritorna nella terra brulla del Nevada. Un lungo altopiano desertico intervallato da montagne e paesi che non capisci mai pienamente come facciano a resistere da quelle parti.a parte l'ovvia risposta dei casinò. Appena raggiunta l'Arizona, solo poche miglia, e lo Utah tutto cambia. Cadi letteralmente nei canyon multicolore e comincia a sbucare anche una vegetazione più rigogliosa.prima preghi per non trovare strade bloccate dall'improvvise inondazioni per pioggia, poi entri nel silenzio e la maestosità di Zion. Ora, tolti i discorsi contemplativi che ognuno si fa ma diventano noiosi e banali raccontandoli, ti colpisce come in mezzo ad una valle tu possa andare in autobus, sostando dove vuoi.tutto organizzato bene e senza caos. Gli americani hanno ritmi lenti ma sanno rendersi semplice la vita.anche per godersi la natura.
Calandosi nelle realtà dei paesini dove si dorme, dopo saint luis lungo la pacific highway sull'oceano e shoshone ( con la leggenda di tale charles brown sfigatone pistolero divenuto senatore) nella valle della morte, oggi tocca a springdale.
Luogo noto per la famosa bumbleberry pie. Con annessa leggenda di folletti. Non ho ben capito che bacche siano ma con la camereria è stata una buona occasione per attaccare bottone. Zion comunque rimane nel cuore. Soprattutto vedere la roccia che piange da secoli sulle rosse pareti del canyon!

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