domenica 29 aprile 2012

Dall'altra parte dell'oceano...parte sesta

Con in testa una canzone di Tori Amos su New York, abbiamo cominciato a visitarla partendo dall'Hudson River, luoghi di tanti annegamenti organizzati da quei bravi ragazzi della Mafia Newyorkese. Statua della libertà ed Ellis island viste da lontano. Fare il tour sarebbe durato troppo ed allora abbiamo fatto gli sfollati inizio novecento andando sul traghetto gratis per Staten Island. Dopo lower Manhattan con un'inutile statua di un toro all'inizio di Broadway...intanto un vecchio con occhiali da sole e bastone mi urla in faccia di farlo passare perchè bloccavo la strada. Ho dedotto fosse cieco ma come ha fatto a vedere che c'ero? Subito dopo Ground Zero...lì non siamo riusciti ad entrare dentro ma sia a St. Paul che nel centro visitatori, si respira una strana aria celebrativa. Per carità, è stata una botta tremenda per questa parte della città ma mi colpisce come gli americani riescano ad elaborare i lutti tramite queste celebrazioni. Sempre affascante. Proseguiamo a caso tra Soho, Tribeca, Little Italy (caffè improponibile dove Manuel stava vomitando per quanto faceva schifo), Chinatown, piena di negozi e con un assembramento di gente ad ascoltare le litanie di una coppia che fanno veramente paura. Dopo sono cominciati i negozi. Ho comprato le Converse dopo aver perso un'ora nel negozio più lento del mondo, dove grazie a Manuel ho fatto la figura di merda di chiedere informazioni ad uno che commesso palesemente non era. Dopo questo, ci siamo separati per andare nell'East Village, luogo molto british e decisamente più vintage. Molto carino, case basse ed alberi. Molto simile il Greenwich anche se più da ricchi. La cosa impressionante è come nel giro di pochi passi ci siano tanti quartieri diversi, con stili e abitudini opposte. Tutto convive insieme in un equilibro armonico e dissonante. Personalmente mi fa sentire a disagio perchè non è nostro. Vabbè, vedremo. Ritorno in taxi fino in albergo. Un traffico molto simile a quello sulla Palombarese la sera tornando da Roma. See you Ps. ci vuole tanta pazienza con certa gente...grazie

Nessun commento:

Posta un commento

Sei caldamente invitato a lasciare commenti. Certo potrei ignorarti comunque!