sabato 28 aprile 2012

Dall'altra parte dell'oceano...parte quinta

Perdere un aereo è sempre molto interessante, soprattutto se grondante sudore ed in cerca di un cazzo di car rental che non esiste nel tomtom di merda. Siamo arrivati quindi tre ore dopo il previsto perdendoci un pomeriggio di cazzeggio (meglio non commentare il motivo del ritardo). Ma il tempo è relativo quindi...pish. Lasciato il caldo sud Carolina arriviamo nella fredda New York. Bella as usual ma sono contento di aver visto anche un'altra America, con altra gente e ritmi meno caotici. Questo paese stimola la mia innata curiosità ma non è detto che siano cose che mi piacciano realmente. Oggi si inizia il giro sempre se quella si sveglia in orario. Ogni speranza è vana...Manuel è distrutto. Gli è partito un embolo e l'ho portato in ospedale per un controllo...inutilmente. Ormai ho perso le poche capacità di parlare una lingua. sdkajdkaladjak è una parola molto in voga in questo momento. Gli Usa sono quello che mi aspettavo...ora bisogna vedere se in città troverò quello che cerco da sempre, le risposte di una vita: "Quante cose trash posso comprare?". La vita è inutile quindi bisogna circondarsi di queste cose!^___^ L'albergo fa abbastanza cagare ma tanto quello che conta è essere qui. Ho scoperto dalla finestra si può uscire e camminare. Vedete un po' se verrò segnalato come possibile suicida da un grattacielo. Vi aggiorno stasera che ora vado a bardarmi visto che la Gianna è sempre in agguato. Stay tuned e take care...for me!

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