...
Potrei chiudere qui il post poiché non servirebbe molto altro.
Obiettivo raggiunto, si direbbe.
Beh, se normalmente siamo portati a ragionare per obiettivi, stavolta penserei di più al processo che mi ha portato qui.
Essere di fronte a quel tramonto, alla notte successiva e all'alba mi ha raccontato tante cose di me più di una chiacchierata con un'amico o, peggio, un ragionamento.
Anche durante questo giro mi sono tornate ad affacciarsi questioni che affioravano in questo periodo e che mi hanno portato ad isolarmi, per quanto possibile, col resto del mondo.
Stare lì e immaginare che, in quel mondo lontano da tutto, l'urgenza e la necessità di andare verso la vera essenza di noi stessi diventa la cosa primaria da fare.
Oggi e qui.
Io non so cosa ne rimarrà di queste esperienze fatte. Forse anche un po' costruite dentro di noi tramite le aspettative.
So però da dove nascono e perché vogliamo farle.
Siamo noi stessi che, come deserti di sabbia e spinti dal vento, cambiamo in nuove forme precarie, apparentemente tutte uguali se viste all'orizzonte ma uniche quando si scatta una fotografia.
Qui e ora
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