giovedì 26 aprile 2018

Il Cairo: pioggia nel deserto - Giorno 2

Si sa, la pioggia lava via le cose.
Immaginatevi le palme da datteri più verdi, il cielo più terso e quelli piramidi più lucenti.
Scegliete solo di passeggiare verso il deserto.
Quel senso è indescrivibile.

Circa 5000 anni fa un popolo decise di vivere lungo un grande fiume che scorreva verso nord. I venti invece provenendo dal Mediterraneo andavano verso sud. Intorno deserto, dentro un verde lussureggiante.
Qui è dove c'è tutto e non hai bisogno di nulla.

Cairo è un agglomerato urbano che mischia tante cose. I suoi quartieri più grezzi sono quelli abusivi. Palazzi di venti piani di cui vendono solo le mura. Il resto ce lo metti tu quando hai soldi. Un nuovo concetto di alveare...umano.

L'incubo delle foto proibite in zone archeologiche è solo per i fotografi.  Non si hanno mai abbastanza contanti.

Una guida del posto che parla un ottimo italiano ha subito un terzo grado di 9 ore. 
Da me.

Il cibo e il caldo rendono le persone focose a letto. Ecco perché devono coprirsi.
Gli egizi erano meno alla moda e preferivano svestirsi.

A Roma si guida in strade più strette ma più motorini. Ad ognuno il suo grado di difficoltà.

Si può sentire già il richiamo verso sud?

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