martedì 18 marzo 2014

Trasferta ammerricana Day Three] C'erano un ammericano del sud, una cinese ed un italiano...

Primo giorno di sessione meeting a livello globale.
Devo dire che i primi giorni sono tosti in termini di immersione con l'inglese.
Mille argomenti di cui parlare, un sacco di aspetti per cui ne sono molto poco.
Ho mangiato un ignobile pizza per pranzo e sofferto il freddo in una sala riunioni prossima monita di aria condizionata fredda non modificabile.

Finite le lamentele ho al solito brillato nella conversazione a cena, composta dai membri in oggetto.
Prima un ovvio passaggio da Macy's giusto perchè oggi il Mall non poteva mancare nella schedule.

Ah, il locale della cena era un "classico" locale delle Bahamas.
Tipico direi.
Certo che puoi essere dappertutto e rimanere nello stesso posto qui negli States.

Tra le figure da solito italiano, ho scoperto l'anima repubblicana del sud e una visione cinese della democrazia.
C'è poco da fare. Queste sono le cose che validano i viaggi e la gente che conosci nel mondo.
Avere un'istantanea di come accadono le cose agli altri senza esserne implicato, prendendo solo quello che si riceve e che si vuole dare.
A prescindere se siano viaggi di lavoro o di piacere.

Rendersi conto di cosa ci separa dal resto e cosa ci accomuna.
Mi fa sentire cittadino del mondo e devo dire anche tremendamente italiano.
Spesso lo sento come una colpa atavica, qualcosa di irrisolto. Ha comunque un suo valore intrinseco.
Bello perché vero e profondo.

Domani altri meeting e poi cenone in riva all'Hudson con vista Manhattan.
Che detto così suona figo.
E lo è.

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