lunedì 6 ottobre 2014

Lentamente

Stai correndo.
Sincronizzando il tuo respiro al passo.
Cercando l'equilibrio, instabile, in continuo movimento.
Sudi, fai fatica e i muscoli tirano.
Togli la poesia del vento nei capelli e invece riconosci l'aria umida che grava sui tuoi muscoli e raschia la tua pelle.
Ti muovi e il paesaggio invece apparentemente rimane fermo.
Invece no, si muove lentamente contro di te.
Piccoli dettagli che cambiano, a volte impercettibili eppure istantanei.

Alla fine del giro ti fermi, secondo quando stabilito.

Ecco, in quel momento, quando le tue falcate si trasformano in passi, senti solo il sudore, il fiato e la fatica scaricarsi lungo il tuo corpo.
Perdi per pochi attimi il pensiero o questi si trasforma in semplice azione.
Ti stai fermando e sei ora in piena presenza con te stesso.
Delle tua fisicità. Il mondo sparisce e se chiudi gli occhi, niente altro esiste.
Pochi attimi poi riaccendi lo sguardo e il mondo turba ad inondarti, senza freni, senza preavvisi.

Ci sono cose che ti succedono coscientemente. Molte altre meno.

Sembra che riescano ad accadere solo velocemente, fuori controllo, senza pietà, in bellezza e in tragedia.

Solo che tu sei lento.
Sempre ed inevitabilmente.

Allora, ogni tanto, ti fermi.
Chiudi gli occhi.
Inspiri.
Perdi coscienza, dentro.
Poi li apri e tiri fuori il fiato.

E il mondo arriva.






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