domenica 27 gennaio 2013

[Recensione Cinema] Django Unchained

Ci pensavo in questi giorni, dopo la visione del film.
Come recensirlo?
Essendo questo il mio blog dovrei seguire la linea (casuale) che mi sono dato.
Non essendo un cinefilo incallito, metto subito da parte qualsiasi analisi critica del film.
Forse la miglior strada possibile è quella delle sensazioni che si provano, senza nulla togliere al peso storico/culturale che Tarantino (e molti altri) hanno per il cinema.
Quindi bando alle ciance.
Django mi è piaciuto e consiglio di vederlo.
Detto questo, la recensione è bella che finita e dovrei chiedere scusa a chi legge per queste poche, banali considerazioni.

Chi mi conosce sa che un tipo di giudizio del genere a me sembra sempre limitativo.
Certo, definisce chiaramente il giudizio e lascia a chi legge l'idea dell'impatto che ha avuto su di me.

Direte (o direi):" sì va beh, e quindi? perché ci stai a far perdere tempo?"

Infatti ora vengono le considerazioni, magari molto asciutte e dirette.
Tiè, vi ho fregati!ah ah ah

Protagonista. Non mi ha coinvolto la sua storia e la sua motivazione. Non esce dal film. Mi sta anche antipatico e saccente senza però essere interessante.
La ricerca di sua moglie è decisamente poco appassionante...mah

Coprotagonisti. Bravissimi Waltz e Di Caprio, sicuramente con le battute migliori e con caratterizzazioni interessanti. Jackson finalmente in un ruolo diverso e a tratti molti interessanti.

Storia principale. Semplice, direi banale ma con Quentin non ha mai contato

L'altra storia. La schiavitù affrontata in un modo originale e tremendamente interessante. Odio la retorica e qui si dice molto senza spiegarlo. Se non è questa arte?

Dialoghi e situazioni. Marchio di fabbrica ma forse se ne eccede. Direte tipico dei spaghetti western? beh, leggevo in giro che Kill Bill è un vero spaghetti western. Qui, sotto la maschera, ho visto altro (vedi la schiavitù). Come al solito Tarantino ti far credere di vendere un certo tipo di film che in realtà non è. Per esempio Bastardi senza gloria non era un film di guerra ma un film della Nouvelle Vague francese...per questo lo adoro. C'è sempre molto altro di quello che sembra.

In sostanza sono soddisfatto. Mi hanno dato fastidio certe esagerazioni e forse qui più di ogni altra parte si è caduti nelle tarantinate, cosa che di solito fanno chi cerca di imitarlo.

Sulle musiche nulla di dare come al solito.

Visto il film, mi è venuta voglia di rivederli tutti, soprattutto per studiarli. A cominciare da Jackie Brown, quello meno spaccone e meglio scritto di tutti.
Poi, sia chiaro, ci si diverte lo stesso anche senza stare ad esaminare.
Però ve l'ho detto all'inizio, sono stato onesto!





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