giovedì 3 gennaio 2013

[Rece- Serie Tv] Downton Abbey stagioni 1-2-3 + speciali

Continua il mio viaggio tra le serie tv prodotte dalla perfida Albione che, come al solito, si dimostra sempre prodiga di idee interessanti ben realizzate.

La sinossi:

Periodo tra il 1912 e il 1920. Dopo il naufragio del Titanic, la famiglia di un conte dello Yorkshire si trova di fronte ad un serio problema di successione del titolo e di mantenimento della proprietà. Ne conosciamo le dinamiche familiari. In parallelo seguiamo anche la vita di tutta la servitù di contorno, un po' come in "Quel che resta del giorno" e "Gosford Park".
Morti, tradimenti, lusso e povertà nella campagna inglese stranamente sempre soleggiata (ci sono stato per dire che è veramente strana).
Detto questo, cosa mi ha colpito di questa serie?

Digressione: oggi ci si vanta di quanto riusciamo ad essere sinceri, dire e fare di tutto dicendo "lo vedi quanto sono sincero/a? non ho peli sulla lingua!mica sono falso, ti dico le cose in faccia, io".

Beh, a me questi discorsi hanno sempre fatto ribrezzo. Le parole sono importanti e quando si parla si dovrebbe almeno avere coscienza di quello che si dice.

Questa serie è l'esatto contrario. Tutti (nobili e servitù, uomini e donne) devono sottostare all'etichetta, nel bene e nel male.
Hanno dei ruoli sociali da rispettare e tutto quello che succede li mette sempre in discussione, facendoli evolvere.
Il tutto in tempi che oggi ci farebbero ribrezzo per quanto possono essere lenti.

Ecco, le cose cambiano lentamente. Maturano fino a "cadere" dagli alberi.

Quante volte, invece, in nome della sincerità e della schiettezza, abbiamo a che fare con l'acerbo, l'immaturità e la cafonaggine?

Questa riflessione forse spiega il perché i romanzi classici ci affascinino.
Quell'approccio alla vita diverso dal nostro che ci fa piacere gustare con una sensazione quasi "esotica".

La serie ha ritmo e bei dialoghi (con qualche battuta tagliente come solo gli inglesi sanno fare).
Forse non è mai troppo crudele e realistica quanto oggi ci potremmo aspettare.
Sto parlando di una certa tendenza a rendere molte situazioni alla "Molto rumore per nulla", cioè tutto si risolve per il meglio.

In Italia l'ha passata Rete4 in prima serata (solo due stagioni) e la cosa mi ha stupito alquanto.

La consiglio?
Ovviamente sì. Una appuntamento piacevole per molti, bilanciato tra leggerezza da drammone d'appendice e risvolti socio-culturali.



Nessun commento:

Posta un commento

Sei caldamente invitato a lasciare commenti. Certo potrei ignorarti comunque!