lunedì 25 settembre 2017

[Pura Vida in Costa Rica] Tortugero - 10°32'33.3"N 83°30'10.8"W - Primi giorni

C'è uno strano silenzio.
Nulla a che vedere con quello che segue l'inizio di un concerto di musica classica o quello dopo un urlo della maestra.
Per cercare di capire ho bisogno di chiudere gli occhi.
Sembra strano farlo. Normalmente li si aprono, in modo da sopperire alle mancanze di altri sensi. In questo caso l'udito.
Il punto è che non è un assenza di silenzio.
Si tratta di un ritmo diverso, difficile da descrivere.
Sto tentando di percepire.
E' strano. Non so quante persone aguzzano l'orecchio con l'intento di percepire qualcosa.
L'unico esempio che mi viene in mente è quando si ascolta il battito del cuore. Non del proprio ma quello di un feto in formazione.
Devi escludere tutto per focalizzare verso qualcosa.



Sono nella giungla.
In canoa.
Lungo un canale.
E da qualche parte, sicuramente, c'è qualcosa di straordinario che si nasconde ai miei occhi. Intanto l'acqua scorre sotto di me e i raggi giocano con la luce e le nuvole per farmi impazzire.

Adesso la luce non c'è.
O almeno quella del sole.
Sono da un'altra parte.
Il caso ha voluto che ci sia la luna e che dal mare arrivino le tartarughe.
Che tornano a casa per deporre le uova



.
Ne saranno centinaia. Deposte lentamente.
E di nuovo torna il silenzio.
Ti chiedi dove sia il senso di questa fatica. Di questo rischio. Di questa violenza naturale.
La natura gioca su equilibri. Quelli instabili e violenti di queste latitudini dove il cielo, la terra e il mare spesso sono in conflitto per stabilire il vincitore.
Solo per questo turno, però.

Al Tortugero tutto ogni cosa è condizionata dall'acqua. E' ovunque e non permette altra regina che non sia lei.
Arrivi e te ne vai in barca. Ti sposti ed esplori solo se lei ti autorizza.
Vivi tu e tutto il resto in funzione di lei.
Il viaggio in questo paese inizia da qui. Ad un estremo, vicino al Nicaragua. Così lontano e così vicino.
Questa terra è stata risparmiata dalla forza dell'uomo. Qui ha sempre perso ma ci sono momenti in cui si percepisce di essere in una bolla verde, quasi eterna nella storia, con un intorno un rosso tinto del sangue di tutto il centro America.
Tornerà spesso questa sensazione di privilegio.
Il Costa Rica è un'eccezione che cerca di confermare la regola.
Quella della bellezza che si trova tra le righe, tra le superfici corrugate della storia.
Dove l'eccezionale si nasconde nel banale.
Che sia una scimmia che salta tra gli alberi o una tartaruga si muove nella spiaggia.
Semplicemente, pura vida.


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