lunedì 1 giugno 2015

Breizh Moi - Jour 2: Finistere

Basta pochi gradi di inclinazioni.
5 o 10 in avanti.
E via ad affrontar il vento... e la vita.

Finalmente le scogliere e l'oceano.
Lunghe camminate nella brughiera.
Vento contrario.
Una costante.
Poi non ti capaciti di come l'essere umano affronti tutto questo per affermarsi. La natura sempre a dominare ma nonostante ciò c'è chi scala le scogliere, chi costruisce fari per andare e vedere oltre, chi bunker di guerra o altri cerchi di rocce a sorvegliare.

Poi rifletti su quanto l'uomo sia stato proteso a guardare oltre l'immenso e brutale oceano atlantico.
Da sempre ho voluto piegarlo. Ne sa qualcosa santa Maria dei naufraghi. Protesa ad accogliere gli sventurati.
Pensi a come tanta letteratura, specie quella fantasy, vede l'ovest oltre oceano come il regno supremo.
Qui c'è la vecchia città di Lys per esempio, forse riconducibile alla mitica città di Atlantide.
Solo che hai molto da perdere contro l'oceano. Sbatte forte sulle rocce e ti risucchia con le maree impossibili.
puoi solo contemplare allora. Pensando al guardiano del faro che forse sono giorni che non può veder nessuno perché col mare in tempesta si può rimanere isolati dal resto.
In compagnia del vento e dell'onda, assordanti e incessanti.

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