sabato 30 maggio 2015

Breizh Moi - Jour 1: Carnac, Quiberon e Vannes

Il concetto di bellezza sfugge ad ogni definizioni.
Oggi per esempio passeggiando nei sentieri in mezzo ai megaliti, dolmen e tumuli, ti è sembrato strano percepire la bellezza come una violenza.
Intendiamoci.
Qui un popolo misterioso costruì questi immensi campi di pietre immersi nella boscaglia, battuta dal vento e circondata da un mare sempre imperdonabile.
La vita è dura. La terra è difficile.
Nonostante ciò, sentirono la necessità di fare qualcosa di grandioso.
Ti è capitato di trovarti da solo sopra un mulino e , immerso nel silenzio, sentire solo il vento che lambiva tutto.
Ecco, vivere una vita contro qualcosa genera una necessità. Circondarsi di qualcosa di potente. Anche in Irlanda, Islanda e Inghilterra ti è capitato di vedere posti improbabili in saturazione magica.
Chissà se la bellezza nasca quando si percepisce un'armonia.
Può essere un campo di mehnir battuti dal vento, una collina della val d'orcia o una fabbrica abbandonata da anni.
Non fa molta differenza in fondo.
Dietro c'è sempre quell'ambiguo rapporto di sentimenti che abbiamo con Dio, la natura e il vento.

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