lunedì 2 luglio 2018

Ellade, quella aspra - Giorno 6, Athos addio e Salonicco

Lascito il Monte Athos e il monastero Gregoriou dove ho fatto tante chiacchiere spirituali e non con persone diverse (tra cui una sulla guerra dei Balcani...), torno alla civiltà.
Una bella botta.
Tanti per far finta di non essere stanco, mi giro mezza Salonicco a piedi, cercando di capire cosa non mi tornava.
Digressione. Salonicco è la solita grande città greca che ha subito una storia di distruzione ed è stata invasa dal cemento. Dà l'idea di essere stata bella e ora è solo movimentata. Fine digressione.
A parte che fare lo zombie nelle citta mi sta venendo bene, devo dire che la stanchezza e l'isolamento male si coniugano con la civiltà.
Ora, Salonicco è una tappa tecnica perchè comunque Atene è lontana.
È piena di gente e movimentata. Questo non sarebbe un male ma dopo questi giorni da solo, è come essere caputapultati nella gogna.
Certo, scarpe e maglietta fluo non aiutano ma mi sono rimaste solo quelle.
Poi fa caldo e si suda.
Ho sonno, fame e cerco l'acqua come un rabdomante.
Sì, lo so. Non è una bella scena.
Ah, se volete farmi contento, regalatemi una cassa di birra Mythos. In Italia è quasi introvabile e col caldo ti rigenera.

Ogni tanto mi chiedo: esattamente, perchè una vacanza dove mi riposo mi fa tanto schifo?
Misteri della vita

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