venerdì 10 gennaio 2014

A volte ritornano...

Ci sono quegli incontri casuali, ripetuti nell'arco di brevissimo tempo, che ti riportano indietro.
A tanto tempo fa.

Il tuo primo professore di italiano, quello delle medie, avuto per un solo anno.
Ti rendi conto di quanto ti abbia segnato.

Chi mi conosce sa il mio rapporto conflittuale con la lingua italiana.
Carenze grammaticali ma anche la fascinazione per quelle parole strane, non solo dotte, con un suono particolare.

Non è solo una questione di linguaggio in senso stretto.

E' stato uno dei corsi più strani fatti nella mia vita, fatto ad 11-12 anni, in prima media.
Quando la tua personalità comincia ad esprimersi, staccandosi dalla base elementare dei 5 anni precedenti.
Dove sei "bravo" o "bravissimo" e al minimo sei "benino".

Tanto erano poche le lezioni "classiche", quanto erano frequenti quelle in cui la tua personalità veniva stimolata.
Giochi di intelligenza, gite naturalistiche, basi di cultura popolare contemporanea ti hanno fatto vedere il mondo di allora con occhi diversi, non "istituzionali".
E te li porti dentro d'allora quegli occhi che compaiono nei momenti più impensabili, con la loro carica assurda e ironica.

Così, all'improvviso, pezzi di te tornano e si incastrano.

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