giovedì 14 agosto 2014

Gli occhi tracciano tutto il percorso

Ogni vacanza porta con sé tante cose.
Fai nuovi progetti, ti godi il posto dove sei e la compagnia che hai scelto di frequentare, assapori cose nuove.
Tutte cose che appena torni, molto spesso, spariscono senza neanche che te ne accorgi.
Verranno fuori poi quando meno te le aspetti.
Fa parte del gioco della vita alla fine e ci sta.

C'era una cosa ieri che ti frullava nella testa mentri eri in macchina e percorrevi la solita strada.
E' agosto e i ritmi sono più lenti.
Viaggi a velocità diverse dal solito e la luce è quella estiva, satura.
La natura non è ancora brulla e bruciata dal caldo quindi i colori sono accesi ma non accecanti.

Beh, ti rendi conto che il posto dove sei sempre vissuto, quello della tua vita quotidiana, quello ai margini della tua giornata qualunque, è un posto bello.

Badate, in questo caso la bellezza non è acquisisce un'oggettività.
E' quella bellezza relativa ai ricordi, che richiama vecchie sipnasi del proprio cervello.
Una sorta di bellezza scontata che fa parte di te.

Ho viaggiato parecchio e ci sono posti che mi sono rimasti nel cuore e nell'anima, diversissimi tra loro.

Spesso offrono spunti per giudicare/recriminare lo stato delle cose del tuo posto quotidiano.

Se fosse così...se cambiasse questo...

Poi accade che ti trovi a girare da solo nella tua vecchia casa e sai trovare in automatico l'interruttore della luce o sai muoverti al buio seguendo percorsi scavati nella memoria.

Certo, sarà l'abitudine a renderli così ma sono i posti del mondo che ci conoscono meglio e che fanno parte di noi più di una scogliera o un altopiano stepposo.

La stessa differenza tra capire chi siamo e dove vogliamo tendere. Essere e desiderare.

Fa bene ogni tanto ricordartelo.

Nessun commento:

Posta un commento

Sei caldamente invitato a lasciare commenti. Certo potrei ignorarti comunque!