martedì 22 ottobre 2013

Urla così sei il più credibile, in cerca di un non-senso

E' innegabile.

Se urli più forte, vinci.
Ma vinci cosa?
Cosa?

Ennesima polemica politica (Napolitano e il Fatto Quotidiano) per esempio.

Mai come in questo periodo (frase stra-abusata, purtroppo) si riesce a capire qualcosa.

Solo rumore, spesso fastidioso.

Fai fatica a capire nel frastuono.

Se non capisci, tendi a travisare.
Travisando, ti inserisci nel giro pensando di dover dire qualcosa di importante.

Che forse non ha senso.

Ecco, la ricerca di senso sta diventando vana.
E ci sta anche la frase fatalista che nulla ha senso ma sappiamo tutti che non ci crediamo fino in fondo.

La logica esiste perché ne hai bisogno, quando ne hai bisogno. né più, né meno.

Al di là delle ricerche filosofiche del Senso, qui intanto sta diventando il Caos.
Un Caos sistematico, molto meno imprevedibile di quello che pensi.

Perché pensi che sia uno stato voluto, dove è meglio annaspare che fermarsi, raccogliersi, sentirsi e prendere una decisione.

Non frutto di una disperata necessità di movimento (pur di non sembrare fermi agli altri e a se stessi), vittima di uno stato di accelerazione mentale in un realtà proiettata di immobilismo.
Ma un profondo, autocosciente, atto di responsabilità.

A toni potenti suoni bassi





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